Dopo il ritorno dal mio
soggiorno estivo presso la Casa Madre e alcune settimane di permanenza nella
Madre Inghilterra, ho nuovamente solcato i cieli sopra l’Atlantico..
..e attraversato in volo mezzo continente americano.. per approdare ancora una volta nelle infuocate terre del Texas e riaprire così il sipario sulle mie American Breakfasts (per la gioia di tutti noi aggiungerei..).
..e attraversato in volo mezzo continente americano.. per approdare ancora una volta nelle infuocate terre del Texas e riaprire così il sipario sulle mie American Breakfasts (per la gioia di tutti noi aggiungerei..).
Anche questa volta dopo una
rapida puntata a Dallas (paa pappaaa pa pa papapa paaaaa) ho raggiunto a
bordo di un fragile e fluttuante aereomobile la ridente località di College
Station, di cui è necessario apprezzare ancora una volta la travolgente
vivacità architettonica, paesaggistica ed umana.
Per essere celebrativi, ho deciso di trascorrere la mia
settimana qui presso il rinomato Motel 6 che, come ricorderete, offre per colazione solo un caffé
annacquato servito dentro un termos situato vicino al banco alla reception.
Anche questa volta dunque mi sono dovuta
imbarcare per una gloriosa spedizione presso il caro vecchio Kroger. Al mio
ingresso, l’ormai familiare odore di grasso idrogenato dei pantagruelici
supermercati americani ha subito colpito le mie nari.. facendomi uscire una
lacrimuccia di nostalgia. E l’essere stata insignita della tessera del Kroger,
mi ha ovviamente riempito di soddisfazione:
Con mia somma gioia ho poi potuto
constatare nuovamente la profonda presenza di spirito dei frigoriferi
americani, con la loro possente selezione di bottiglioni di latte arricchiti di
vitamine e antibiotici:
.. e poi fare un viaggio
nei dolci ricordi:
Comunque.. a conclusione
del lungo tour nostalgico nel Kroger, ho infine deciso di celebrare il mio ritorno
negli States con un trittico di rilevantissimo spessore, che omaggia alcuni dei
grandi classici delle mie American Breakfasts:
Primo tra tutti ovviamente:
… gli OREO.. che
molteplici soddisfazioni ci offrirono in queste terre.. seguiti a ruota dai
rilevanti Cookies Chocolate
Chips, di cui vennero QUI narrate le avventure..
E poichè come già spiegammo in passato non si
poteva non omaggiare il Peanut Butter in patria.. a concludere ecco questi
Nutter Butter:
..un CC che deve
evidentemente essermi sfuggito durante il mio primo soggiorno americano e che
consta essenzialmente di un panino di Peanut Butter racchiuso tra due biscotti,
la cui forma a nocciolina mi ha semplicemente inondato di soddisfazioni:
Concluderei
infine con la testimonianza fotografica di questo rilevantissimo gelato da 5
dollari che capitommi di gustare durante una delle mie passeggiate per i
parcheggi di College Station:
(se vi sembra leggermente sciolto è perchè stato aggredito dai 4622762 gradi del mezzogiorno di fuoco texano)
.. al gusto Birthday
Cake con ripieno di OREO sbriciolati e fudge..
Breve parentesi
americana.. ma come disse qualcuno un piacere breve ma intenso..
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